"The future is already here – it's just not evenly distributed."
(William Gibson)
Articolo bellissimo. Il punto è che il cyberpunk ormai è un'ambientazione. Il genere ha smesso di essere specu …Altro...
"The future is already here – it's just not evenly distributed."
(William Gibson)
Articolo bellissimo. Il punto è che il cyberpunk ormai è un'ambientazione. Il genere ha smesso di essere speculativo e ha iniziato ad essere formulare. La letteratura fantascientifica va comunque avanti: ci sono autori che continuano a speculare, come suggerisci, su futuri che prendono effettivamente spunto dalla realtà che ci circonda. Ma con altre nomenclature.
Quando su parla di cyberpunk ormai è impossibile non riferirsi alle visuali che il genere aveva negli anni '80, perché questa parola è troppo strettamente legata all'estetica dirompente che aveva a quell'epoca.
Oggi, quindi, cyberpunk è sinonimo di retrofuturismo. Una storia un'ambientazione cyberpunk può essere solo una storia di genere fantasy (come il libro che sto scrivendo, ambientato in un secondary world, così come fece FF7) o ucronico, come Cyberpunk 2077 che per rifarsi all'ambientazione di Pondsmith, racconta una linea temporale alternativa alla nostra e quindi crolla qualsiasi tipo di speculazione geopolitica (se non erro esiste ancora l'URSS).
Unico appunto: Altered Carbon (specialmente il libro) a mio parere è una delle poche opere Cyberpunk degli anni recenti che specula davvero, con il suo Immagazzinamento Digitale Umano e le pile corticali.